Ecco come trasformare gli scarti delle verdure in un orto rigoglioso: il test che tutti vogliono provare!

Tutto ciò che esiste è destinato a ritornare, un principio che trova piena applicazione anche nell’ambito del giardinaggio e dell’orto. Qui, gli scarti delle verdure e di altri materiali vegetali possono essere riutilizzati in molteplici modi, consentendoci di produrre un prezioso materiale noto come compost, ideale per nutrire la maggior parte delle piante coltivate nell’orto.

Fertilizzazione naturale

Da millenni, sia su piccola che su larga scala, il riciclo di residui vegetali e materiali organici provenienti anche dalla cucina riveste un ruolo fondamentale nella coltivazione. Il concime arricchisce il terreno, rendendolo più fertile e strutturato, mentre il fertilizzante agisce direttamente sulle piante, favorendone la crescita e la salute nel tempo.

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Non sorprende che, fino all’avvento dei fertilizzanti chimici, le popolazioni che conoscevano la natura organica del suolo abbiano ottenuto raccolti più abbondanti e resistenti. Questo perché sia le piante che il substrato traggono beneficio dall’apporto di composti organici. Nel contesto dell’orto, è importante ricordare quanto sia vantaggioso arricchire il terreno con questi elementi.

Dall’acqua di cottura delle verdure fino alla produzione di compost domestico, oggi è sempre più diffusa la tendenza a creare un ambiente ricco di sostanze nutritive, utilizzando strumenti semplici e contenitori appositi, come bidoni o compostiere, dove raccogliere e trasformare gli scarti vegetali in risorsa preziosa.

Creare un compost

Per avviare la produzione di compost, si può scegliere di acquistare una compostiera oppure utilizzare un cassone in legno o plastica, purché sia sufficientemente capiente e dotato di un coperchio. È fondamentale che il contenitore abbia dei fori per favorire la circolazione dell’aria: in assenza di ventilazione, infatti, gli scarti rischiano di marcire e fermentare eccessivamente, compromettendo il risultato e generando cattivi odori.

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Nel compost si possono inserire la maggior parte degli scarti vegetali: bucce di frutta come banane, mele, pere e agrumi, foglie secche, rami spezzati, evitando però residui di piante malate o infestati da parassiti. Anche il pane raffermo, se sminuzzato, può essere aggiunto, così come erba tagliata, piccoli pezzi di carta e cartone, e gusci d’uovo.

I fondi di tè e caffè sono particolarmente indicati, poiché ricchi di azoto, elemento essenziale per il processo di compostaggio. Il compost si ottiene mescolando questi ingredienti con del terriccio, mantenendo il tutto leggermente umido e rimescolando almeno ogni 2-3 mesi per favorire una decomposizione uniforme.

Istruzioni per il compost

Il compost va collocato in un luogo riparato dal sole diretto e non troppo esposto al vento; per motivi estetici e pratici, è preferibile posizionarlo in un’area appartata ma ben ventilata. È importante cercare di bilanciare i diversi materiali inseriti, alternando elementi ricchi di azoto (scarti verdi) e di carbonio (scarti secchi).

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La base del compost deve essere costituita dal terreno, anche quello già utilizzato va bene. Se si è alle prime armi, è consigliabile disporre sul fondo una buona quantità di rami secchi e foglie, che favoriscono l’ossigenazione e il drenaggio, mantenendo il compost leggermente umido.

Almeno ogni tre mesi, il contenuto del compost va rimescolato e, se necessario, inumidito leggermente, facendo attenzione a non eccedere con l’acqua per evitare che diventi troppo bagnato e maleodorante.
Un compost di qualità si presenta friabile, senza pezzi troppo grandi, e deve mantenere una leggera umidità, senza risultare secco.

Come usare il compost

Il compost può essere distribuito sia nell’orto che nel giardino: un buon compost è ricco di minerali fondamentali come azoto e carbonio, ma contiene anche potassio, magnesio e calcio, elementi preziosi per arricchire il terreno e favorire lo sviluppo delle piante.

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Non esiste una quantità standard di compost da utilizzare: in media, si consiglia di impiegare tra 2 e 5 kg per ogni metro quadro di orto, ma la dose può variare in base alle esigenze delle diverse colture. Generalmente, è opportuno incorporare il compost nel terreno alcune settimane prima della semina o del trapianto delle nuove piante.

La produzione e l’utilizzo del compost rappresentano una scelta sostenibile, che permette di ridurre i rifiuti organici e di arricchire il suolo con sostanze nutritive. Nel tempo, il compost contribuisce non solo alla crescita rigogliosa delle piante, ma anche a rafforzare la loro resistenza contro parassiti e malattie, offrendo una base solida e naturale per la salute dell’orto e del giardino.

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